giovedì 12 aprile 2012

dimagrire coi digiuni? NO GRAZIE, NON FUNZIONA!


AMMETTETELO... ALMENO UNA VOLTA L'AVETE DETTO ANCHE VOI: "non riesco a dimagrire", "mangio poco e non perdo peso" etc. 

Facciamo un po' di chiarezza su dieta e dimagrire in generale, perche' c'e' troppa disinformazione.

"Non riesco a dimagrire anche se mangio poco" Per dimagrire bisogna sempre prendere in considerazione il metabolismo di base e le attività svolte anche se normalmente per chi deve perdere peso si assumono 500 calorie in meno.
Ciò non toglie che non si deve esagerare in tale riduzione di calorie in quanto si potrebbe perdere la massa muscolare se non c'è massa grassa.
La dieta e lo sport vanno "a braccetto" per cui scegliere sempre di fare un'attività sportiva costante (nuoto, ciclismo, palestra, jogging, etc.)
Suddividere i pasti giornalieri in 6 con proteine e carboidrati complessi aiutando così il metabolismo a mantenere stabile i livelli di zucchero nel sangue.
Arricchire la propria dieta di verdura, verdura, fibra e bere molta acqua (se ne consigliano almeno 2 litri al giorno).

NON MANGIO NULLA E INGRASSO, PERCHE'?
E' un meccanismo di soppravivenza che il nostro corpo attua!
Se il nostro organismo viene sottoposto a un periodo di dieta fortemente restrittiva, o ad un digiuno prolungato, attua una seria di meccanismi di difesa, riduce l'attivita' metabolica, brucia le riserve (la massa grassa) , ma anche  la massa magra (muscolo, ossa,..).
Appena reitroduciamo un' alimentazione equilibrata, il corpo attua una serie di meccanismi di protezione . Quindi va ad incrementare i depositi (la massa grassa) per assicurarsi che se si dovesse ripresentare una simile situazione sia preparato e abbia le riserve sufficienti.
In queste situazioni c'e' bisogno di un percorso di riabilitatazione e rieducazione alimentare per diventare autonomi di fronte al cibo.


Il nostro corpo, che se ne dica, è una macchina perfetta con i suoi meccanismi ben oliati e le sue contromisure per rimediare ai nostri numerosi errori. Ed è esattamente quello che fa quando mangiamo poco. Il nostro corpo, ha mantenuto ancora i suoi comportamenti primitivi. Reagisce quasi istintivamente, come per proteggersi, a quello che giudica come l'inizio di un periodo di carestia, cercando in qualche modo di sopravvivere alla minaccia della mancanza di cibo.
Più o meno lentamente, a seconda della restrizione calorica, il corpo inizia a modificare il suo metabolismo, ovvero il quantitativo di energia necessario a svolgere le attività della vita di tutti i giorni.
Immaginate una donna che necessita di circa 1800 Kcal per svolgere tutte le sue attività quotidiane e che per una serie di motivi, inizia a mangiare 1000 Kcal al giorno. Dopo un primo periodo di assestamento e di conseguente perdita di peso (attenzione, ho detto di peso non di grasso) il metabolismo continuerà a scendere avvicinandosi sempre di più a quelle 1000 Kcal che vengono introdotte con l'alimentazione ogni giorno.
Questo perché il corpo vedendosi arrivare meno carburante di quanto necessiti in realtà, pensa: "Oh, qui mi sa che è meglio che iniziamo a risparmiare perché sennò finisce male".
Il problema maggiore è che il metabolismo rallenta molto in fretta e non altrettanto riesce a tornare ai suoi livelli normali.
La perdita di peso fin lì ottenuta è causa di una perdita di liquidi, di una distruzione e cannibalizzazione delle masse muscolari e in minuscola parte di una perdita di massa grassa. Questo innesca un circolo vizioso che rallenta ulteriormente i consumi in quanto la masse muscolari sono importanti acceleratori del metabolismo.
Per non parlare di quello che un'alimentazione come quella sopra citata, può causare. Dopo una colazione dolce e un pranzo misero, sfido chiunque a non arrivare a casa dopo una giornata di duro e stressante lavoro con una fame tale da divorare l'intero frigorifero... Ed è così che nell'ultimo pasto della giornata (quando in realtà la giornata è finita e molto probabilmente la serata si passerà in relax) si introducono la maggior parte delle calorie giornaliere. 
Le calorie appena introdotte non essendo utilizzate a causa della poca attività serale, vengono "messe da parte" dal corpo che ancora si ricorda dei periodi carestia e si porta avanti con il lavoro. Quasi inutile dire che tutto ciò causa aumento del grasso corporeo.
Partendo da una situazione come quella appena descritta (che è molto diffusa), per raggiungere gli obiettivi ricercati dal paziente, il professionista deve:
- riportare il metabolismo ai suoi livelli normali attraverso un'alimentazione normocalorica e un adeguato allenamento
effettuare una corretta educazione alimentare
- attuare un'alimentazione ipocalorica per incentivare il dimagrimento
- Quindi, prima riportare il metabolismo ai livelli normali e solo successivamente attuare un regime alimentare ipocalorico che prima non avrebbe potuto avere successo. 

Perché alcune persone hanno la tendenza ad ingrassare pur mangiando poco? Non si tratta di un falso mito: alle volte è davvero così, anche tenendosi a tavola e limitando l'assunzione di cibo si mette su peso.

Sembra quasi che anche l'acqua fa ingrassare, oppure che meno mangi più ingrassi, eppure esiste una spiegazione: si tratta del metabolismo lento. Anni di diete restrittive, effetto yo-yo, chili persi e poi ripresi velocemente hanno fatto sì che persino dimagrire non mangiando non funziona più. 
Si deve intervenire ripristinando il funzionamento del metabolismo.

Non necessariamente tagliando dalla dieta grassi, carboidrati e zuccheri si dimagrisce. Alle volte si rischia invece l'effetto contrario. Una dieta troppo povera di queste sostanze è priva delle enrergie stesse necessarie a bruciare i grassi.
Per sapere quante calorie ci servono e al di sotto di quante calorie è meglio non scendere è meglio effettuare un esame che consiste nello stimare il nostro metabolismo basale.

Una volta appurato il fabbisogno minimo del nostro metabolismo occorre strutturare una dieta adeguata e varia, così da non farlo scendere, ma anzi stimolarlo a bruciare di più

Diversificare i cibi, le calorie introdotte, magari preferire tanti piccoli pasti così da tenere il metabolismo in continuo movimento.

Sono tutti trucchi volti a bruciare più calorie evitado la situazione "non mangio e ingrasso".

NON MANGIO E INGRASSO. BRUCIARE PIU' CALORIE

Per riattivare un metabolismo lento e bruciare più calorie, incrementare l'attività fisica è un'ottima soluzione.

Se non mangio e ingrasso forse una ragione sta nel fatto che non mi muovo abbastanza. Una vita troppo sedentaria non aiuta la perdita di peso. Inoltre lo stress può influire impedendo di dimagrire.

Talvolta si ingrassa anche perché si mangia male e si accumulano i pasti in momenti sbagliati della giornata, come la sera.
Una cena abbondante è controproducente come saltare la colazione.

Tagliare del tutto i carboidrati è sbagliato. Come pure tagliare del tutto i grassi.

si ingrassa sempre per un motivo preciso, anche se a volte è difficile individuarlo.

Ci sono le cosiddette “calorie nascoste”, quelle che assumiamo senza pensarci attraverso bibite gassate, piccole caramelle, cucchiaini di zucchero aggiunti a troppi caffè.

Oppure gli errori di valutazione nel preparare le porzioni: basti pensare che il classico “piatto di pasta” considerato normale da otto italiani su dieci è in realtà una porzione doppia rispetto agli ottanta grammi consigliati. Eppure era “solo” condito con verdure e pomodoro…

INSOMMA... PER CONCLUDERE...
si ingrassa sia mangiando troppo che mangiando troppo poco! per dimagrire bisogna mangiare di tutto e nella giusta misura... colazione, pranzo, cena e spuntini! 

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